Un po’ di: “storia della stampa”

618 – CINA
Il processo di stampa consiste nell’utilizzo di matrici di legno intagliate con testi e illustrazioni che vengono successivamente inchiostrate e poi impresse sui fogli di carta.
1041 – CINA
Bi Sheng inventa la tecnica di Stampa a caratteri mobili in argilla.
1298 – CINA
Wang Zhen perfeziona la tecnica di Bi Sheng utilizzando caratteri mobili in legno al posto di quelli in argilla che si rompevano facilmente. Inoltre Zhen costruisce un complesso meccanismo di tavole girevoli per produrre le sue stampe.

1377 – COREA
Chae Yun-ui sostituisce i caratteri mobili in legno con quelli in metallo.

1400 – GERMANIA
Johannes Gensfleisch zum Gutenberg introduce una nuova tecnica di stampa grazie ad una pressa (simile ad un torchio per uva) da lui inventata contenente i punzoni, parallelepipedi di acciaio sulla cui testa è inciso in rilievo e a rovescio un carattere tipografico. Una volta sistemati nella pressa nel giusto ordine i punzoni vengono inchiostrati e poi messi a contatto con la carta.

Gutemberg inoltre invece di utilizzare inchiostri a base acquosa, realizza inchiostri a base oleosa, molto più duraturi nel tempo.
Il procedimento di composizione, ossia mettere in fila i caratteri per comporre le parole, è rimasto invariato per quattro secoli, fino all’invenzione della Linotipia.
La Bibbia è stato il primo libro stampato da Gutemberg in 180 copie nel 1455.

1843 – STATI UNITI
Richard March Hoe è l’inventore della stampa rotativa (brevettata nel 1847) che consiste in cilindri ruotanti su cui sono incurvate le immagini da stampare. I fogli di carta passano attraverso i cilindri e vengono impressi. Successivamente nel 1863 William Bullock introduce l’alimentazione a bobina e, grazie alla meccanizzazione del processo, la macchina rotativa può stampare fino a ottomila cope all’ora.
1875 – INGHILTERRA
Robert Barclay inventa la stampa offset su stagno.
1904 – INGHILTERRA
Ira Washington Rubel adatta la tecnica offset di Barclay alla stampa su carta.
Il processo di stampa offset è di tipo “indiretto”, cioè che l’immagine non viene trasferita direttamente dalla lastra alla carta ma attraverso dei rulli.
Questo processo sfrutta il fenomeno di repulsione chimico/fisica tra acqua e sostanze oleose (gli inchiostri hanno una base grassa).
L’inchiostro viene introdotto nel “calamaio” e la lastra di alluminio su cui sono stati impressi i grafismi viene avvolta sul rullo 1.

La lastra viene prima bagnata con l’acqua che aderisce solo alle zone prive di grafismo. Successivamente l’inchiostro, che è a base grassa, aderisce solo alla parte asciutta della lastra (dove sono i grafismi). La lastra trasferisce quindi solo i grafismi inchiostrati sul rullo 2 in caucciù che a suo volta stamperà sul foglio di carta che attraversa i rulli 2 e 3.
La maggiorparte di macchine offset stampano a 4 colori (CMYK), quindi questo sistema di rulli lo troviamo ripetuto per quattro volte, uno per ogni inchiostro.

1971 – STATI UNITI
La Xerox Corporation sviluppa la tecnologia di stampa laser. L’immagine da stampare, tramite processi elettronici, viene trasmessa dal laser ad un cilindro fotosensibile e da qui, attraverso il toner, viene impressa direttamente sulla carta.